domenica 29 dicembre 2013

Una notte al museo!


Spesso la storia si ripropone per rivivere cose già avvenute.In un certo senso,è ciò che è accaduto ieri sera all'interno della Reggia di Caserta,dimora storica dei Borbone di Napoli.
Migliaia di persone sono stati ospiti del Palazzo Reale,da un'idea nata dal ministero dei beni culturali,che per l'occasione del 28 dicembre,ha istituito l'ingresso gratuito per la maggior parte dei Musei di tutta la Penisola.
In tanti hanno trovato l'occasione giusta, per visitare i vari appartamenti della Reggia.Coinvolgo un pò di amici,appassionati di storia,che spesso mi seguono per le iniziative del progetto www.noioutdoor.it 
"E' un modo per trascorrere un sabato sera diverso"è stato il motto a tutti coloro che mi chiedevano informazioni. 
La nostra meta non era visitare gli appartamenti reali,bensì assistere all'interno della cappella Palatina,la rappresentazione teatrale delle lettere di Luigi Vanvitelli dal titolo "Le Acque della Reggia.Acqua che viene,acqua che va".
Straordinariamente suggestivo e molto coinvolgente,lasciarsi trasportare all'interno di una storia.Osservare i costumi dell'epoca,che adornavano i vari attori,ed il fascinoso Re che con un mantello al centro della sala,confermava l'opulenza del suo Regno.
Emozionato ascolto le lettere che il maestro Vanvitelli scrive al suo fratello,dove racconta la nascita del progetto dell'acquedotto Carolino(il nome in onore del Re Carlo)e delle difficoltà incontrate durante la costruzione dell'impianto,per trasportare l'acqua dal monte Taburno sino a destinazione,cioè la cascata reale e varie fontane.Grazie alle lettere del Vanvitelli che in sala si potevano osservare e fotografare,ho scoperto dei bellissimi retroscena,mai descritti nei libri di storia.Come il racconto del primo intoppo durante la costruzione dell'acquedotto.La causa è la morte accidentale di un operaio ,i colleghi impauriti, protestarono  per  non lavorare più.Solo l'intervento della vedova dell'operaio,riporta forza e coraggio ai lavoratori per proseguire il lavoro iniziato.
E' stata una bellissima esperienza,a conferma che la cultura attira tanto ed è il nostro unico mezzo per risollevarci da un periodo di crisi.Il Territorio Casertano ,deve ritornare ad essere ciò che i Borboni avevano definito durante il loro regno:una TERRA DI LAVORO.Oggi,viene menzionata come Terra dei Fuochi.La storia è importante,bisogna riproporla,anche per ritornare a definirci abitanti di una terra senza fuochi,senza veleni,ma ricchi di cultura.



Alessio

sabato 28 dicembre 2013

Mauro Corona:Eliminiamo lo stress!


Ecco cosa pensa lo scrittore Mauro Corona,riguardo la notizia che molte persone nelle ultime ore si ritrovano senza elettricità.Cortina d'Ampezzo nota località sciistica,è ferma.Totalmente bloccata,non sono mancate scene di panico."Senza luce elettrica, senza riscaldamento finalmente cominceremo a calcolare la velocità, la densità del buio, le parole ricominceranno a scorrere tra noi". Sono queste le parole dello scrittore.E prosegue con il suo ragionamento:"Spenta la televisione e le mille tecnologie che creano solo stress, torneranno i racconti, le storie, le memorie a riempire le serate riscaldate dalla stufa e illuminate solo dalla luce di una candela. Dostoevskij non aveva bisogno di altro per creare pagine indimenticabili. Sono sicuro: anche i turisti sopravviveranno in questa montagna al buio e senza riscaldamento. Per qualche villeggiante a Cortina sarà semplicemente una vacanza diversa, ma spero che per molti sarà qualcosa di più grande e di veramente più profondo.Ecco, forse questa notte buia e al freddo sarà finalmente l'occasione per creare le isole di salvamento, per prepararci a quello che mio nonno chiamava il "non si sa mai". Siamo presuntuosi e superficiali, i più giovani non sanno neppure accendere un fuoco, nessuno viaggia più in auto con una pila e un sacco a pelo rischiando se viene travolto da una tempesta di neve di non tornare a casa."
Di fatto ,sono parole che lasciano riflettere non poco.Non dovremmo mai dimenticare,che ritornale all'essenziale,è un buon modo per vivere meglio.



Alessio

lunedì 23 dicembre 2013

www.noioutdoor.it sponsorizza la jeep di Giacomo Ferrandino


Mi comunica la sua emozione,ci sta pensando da tanto tempo:Ora si parte! Giacomo Ferrandino ha deciso di regalarsi un viaggio.L’aveva programmato da tempo,non era semplice.Per farlo aveva bisogno di attrezzarsi nel modo migliore,e lui,non delega i suoi progetti.Li crea.Con pazienza e tanto lavoro,ha modificato la sua jeep al punto tale da camperizzarla .”Alè i  lavori del mezzo sono infiniti e non quantificabili,ho dovuto pensare a tutto ,pure al rubinetto con l’acqua potabile di cinquanta litri,con relativo serbatoio di scorta da settanta litri. Nel deserto non si sa mai!” In effetti la prudenza non è mai troppa.Giacomo affronterà il tour nel deserto del Marocco per due settimane in compagnia di un suo caro amico.Ha preventivato  un costo di €1.300 ,e la metà di questi,saranno spesi per imbarcarsi dalla Spagna.Giacomo è venuto a conoscenza del nostro progetto :NOIOUTDOOR.it è rimasto affascinato,a tal punto che abbiamo pensato di creare una forte sinergia.Con grande orgoglio sponsorizziamo il suo tour .E’ solo un modo per condividere il suo sogno,per supportare la polvere che la sua jeep  accumulerà sui sentieri e sulle strade selciate.Siamo sempre vicini a chi ama la natura,condividendo questi progetti.Questo è il senso di NOIOUTDOOR.it

giovedì 5 dicembre 2013

San Clemente di Galluccio,che operazione!


Non è di certo un caso, che ho risolto il mio fastidioso dolore al dente, che mi accompagna oramai da anni,in un luogo in cui non c'ero mai stato prima.

L'inverno incalza,l'imbrunire mi accoglie all'arrivo nel comune di Galluccio.La mia destinazione è la frazione di San Clemente:piccolo centro abitato che porta il nome del papa e martire che resse la chiesa di Roma per terzo dopo San Pietro Apostolo e scrisse ai corinzi una celebre lettera per rinsaldare la pace e la concordia tra loro.

Scendo dalla mia auto dopo averla parcheggiata senza problemi,e mi guardo intorno infreddolito. Annuso zaffate di fumo di camini.In piazza,sei ragazzini giocano dietro una palla.Il più basso,forse il più piccolo di età è l'unico che gioca nel ruolo di portiere.

Per scaricare l'ansia della mia operazione all'osso della mascella,mi dirigo verso il bar in piazza.Appena entro,attiro l'attenzione dei ragazzi seduti in sala.Mi chiedo se ho qualcosa di strano,penso di no.Poi,mi accorgo che tutta l'attenzione  è frutto del solito osservare di chi vede in paese un volto estraneo.

Amo i paesi,quando il barista diventa il primo cittadino:ci puoi chiedere qualsiasi informazione,ha una risposta a tutto.Infatti, nell'attesa del caffè,gli chiedo del clima,e di come arrivare in breve tempo sulla casilina.Scatta l'aiuto di tutti,nella sala, sono presenti vecchietti con bicchierini pieni di amaro,e altre persone che probabilmente,se l'avessi chiesto mi avrebbero fatto da guida fino a destinazione.

Si è fatta ora.Mi tocca andare dal chirurgo,che guarda caso,il suo studio è confinante con l'unica chiesa del paese.La curiosità è tanta.Voglio visitarla.Entro,ma rimango deluso.In effetti mi aspettavo più dipinti.La porta della chiesa fa rumore nell'aprirsi,e quindi ,una volta entrato,le vecchiette con il solito abito nero mi osservano anche loro incuriosite.

Faccio una preghiera,e vado ad operarmi.
L'intervento è riuscito perfettamente,anche se ho sentito il chirurgo che operava nella mia bocca e sull'osso mascellare,come un operaio di una linea telefonica che scava nell'asfalto, cercando la causa dell'intoppo.

Saluto,e indolenzito dal dolore,prima di mettermi in macchina,compro vino e miele del luogo.E' ciò che mi porto a casa di questo delizioso paesino dell'alto casertano,oltre ai miei tre punti di sutura tra guancia e gengive.


Alessio


sabato 2 novembre 2013

Visita a Pietramelara



In questo periodo storico che non si fa altro che parlare del nostro territorio come accumulo di rifiuti tossici,non smetto di cercare il bello che ci circonda.Certo,può essere definita deformazione personale,senza ombra di dubbio,ma sottolineare le nostre ricchezze,farle vedere,conoscerle,approfondire la storia,credo sia un modo  per difendere ciò che ci appartiene.Non smetterò mai di sottolineare le bellezze della storia,e i doni che la natura ci ha donato.
Il clima è ancora perfetto per escursioni-a novembre passeggiare in maniche corte,è una fortuna che in settentrione non posseggono-quindi colgo l'occasione di visitare uno straordinario centro storico,centro di origine Longobarda che vanta un borgo medievale circondato da una cinta muraria affascinante, il cui asse è rappresentato dalla torre normanna:Pietramelara(CE).Luogo tanto caro al Re Ferdiando II di Borbone che quando si trovava nel territorio per ragione di caccia,gradiva molto soggiornare all'interno del Palazzo Ducale eretto tra il XVI e il XVII secolo.
E' stata una giornata bellissima,confermando l'idea che non abbiamo nulla da invidiare dagli altri luoghi.
Visitiamo ciò che abbiamo ,resta l'unico modo per esaltare i nostri "Tesori"


Alessio


lunedì 21 ottobre 2013

Arcieri medioevali nel nostro territorio



Ci sono molti modi per valorizzare un territorio,spesso basta molto poco per realizzare eventi che hanno un risultato affascinante.La giusta motivazione,la voglia di creare qualcosa di bello,inevitabilmente coinvolge e attira.Nel borgo antico di Vairano Patenora(CE) ieri si è svolta la gara degli arcieri.Un torneo Italiano che faceva tappa nel comune dell'Alto Casertano.Molti partecipanti,tutti bravi,vestiti con abiti medioevali che si sfidavano a lanciare frecce,in tappe molto suggestive.Sono stato spettatore di questo evento straordinario,facendomi rapire da quella magia che si percepiva di essere travolti da un'atmosfera, che mi ha portato indietro di secoli.Complice di tutto è stato il Castello di Vairano che rende ogni passeggiata magica,attraversando vicoli,tra case antiche e cortili superbi.
Dovremmo ricordarci spesso,che la nostra terra è ricca di luoghi straordinari,valorizzarli è uno dei nostri doveri.


 Arcieri
 Borgo di Variano

Alessio

martedì 15 ottobre 2013

Il segno di una forte emozione


Potrei raccontare per ore la mia esperienza di ieri pomeriggio.Credo di non essermi ancora ripreso del tutto.L'appuntamento era voluto,ma non ero l'unico invitato.Ho dovuto anticiparmi molto,per sfruttare le coincidenze che non coincidono mai ,per tutti quelli che abitano fuori il capoluogo della regione Campania.I posti erano limitati e gratuiti.L'amore che provo per questo scrittore è sviscerale da farmi presentare come  uno dei primi richiedenti per un posto in prime file.Ma è andata molto meglio del dovuto.
Una coincidenza straordinaria ha fatto in modo di farmelo trovare davanti.L'istinto mi ha fatto allungare una mano per presentarmi,notavo di aver un tremolio agli arti,la voce era oramai sparita.Lui,anticipa il mio saluto ,gli occhi profondi guardano i miei che luccicavano di emozione.Con un colpo di fiato, riesco a pronunciare :"Salve Maestro",mi sento rispondere <<Non sono maestro>>.
Mi presento,gli parlo,lo guardo ,lo vorrei abbracciare.Lui ,mi stupisce:aveva voglia di caffè e mi invita a prenderlo uno.Mi offre un caffè!
Il resto della giornata è stata un continuo di emozioni,di chiacchierare con lui.Osservarlo nei suoi ragionamenti,scrutare ogni particolare,e stupirmi per come accoglie le persone per salutarlo.Magnifico.
La presentazione del libro è stato uno spettacolo in compagnia di una splendida attrice come Isa Danieli.
Erri de luca ha confermato di essere un uomo straordinario.Ricorderò per sempre questo pomeriggio trascorso con lui,uomo che ama la natura e la descrive in storie bellissime.


P.S. se volete sapere di più potete chiedere  :)

Alessio

lunedì 14 ottobre 2013

La castagna a pochi passi!





<<Un'antica leggenda narra di un piccolo paese di montagna i cui abitanti, molto poveri, non avendo di cosa mangiare, si rivolsero a Dio pregandolo di dar loro di che sfamarsi.
Il buon Dio, sentite le loro preghiere, diede loro una pianta da cui poter raccogliere frutti nutrienti da poter mangiare: il castagno. Ma il Diavolo, visto quello che Dio aveva fatto, per impedire che la gente potesse raccogliere i frutti, li avvolse in un guscio spinoso.
Gli abitanti del piccolo paese, presi dallo sconforto, ritornarono nuovamente a pregare Dio ed egli, sceso in mezzo a loro, fece il segno della croce e i gusci spinosi, come per miracolo, si aprirono.
Da quel giorno, quando è periodo, i frutti di questa pianta si aprono a croce.>>


E' del tutto evidente,che l'emozioni più intense sono quelle che la natura ci regala gratuitamente.Ho avuto la fortuna di aver trascorso una giornata tra la ricchezza che la terra ci offre.Non c'è armonia migliore quando l'uomo si concilia con la natura.Dovremmo imparare ad amarla sempre di più ed incoraggiare le persone a stare più tempo all'aria aperta.
Tutta la zona di Roccamonfina(CE) è ricoperta di castagneti. Valorizziamo i nostri territori,visitandoli,cercando di scoprire il più possibile cosa c'è a pochi chilometri da casa nostra.La delusione più grande è conoscere i nomi dei centri commerciali a memoria,e non conoscere le ricchezze spontanee del nostro territorio.


Le castagne per il loro basso costo, l’alta reperibilità e l’elevato potere nutritivo venivano utilizzate come alternativa ai cereali, sostituivano spesso il pane di segale, da cui il nome di “pane dei poveri”.


Alessio

giovedì 10 ottobre 2013

Polibus

E' stata una giornata per ritornare con i "piedi per terra",fermarsi per capire come vanno le cose nel nostro Paese.
Andare sul posto,capire la sofferenza negli occhi di chi possiede meno,per poi confrontarsi con una realtà difficile,a pochi km da casa mia,dove la cura,non è un diritto dovuto a tutti.
La nostra sanità pubblica è semplice utopia,si cura solo chi può permetterselo!

Nonostante sia un diritto riconosciuto, anche in Italia il diritto alla cura è spesso un diritto disatteso: migranti, stranieri, poveri spesso non hanno accesso alle cure di cui hanno bisogno per scarsa conoscenza dei propri diritti, difficoltà linguistiche, incapacità a muoversi all'interno di un sistema sanitario complesso.

A gennaio 2013 sono iniziate le attività dell'ambulatorio mobile a Castel Volturno, in provincia di Caserta, in una delle zone a più alta presenza di migranti in Italia.

L'ambulatorio mobile di Emergency offre cure gratuite ai migranti e alle fasce vulnerabili della popolazione residente: si tratta soprattutto di uomini senza permesso di soggiorno impiegati nell'edilizia e nell'agricoltura, spesso in condizioni di pesante sfruttamento.

Molti pazienti,sono Italiani,che non possono permettersi di pagare il TICKET SANITARIO.

I medici e gli infermieri di Emergency offrono assistenza medica gratuita ai numerosi migranti che vivono e lavorano nell'area. Nel team sono presenti anche tre mediatori culturali, che si occupano dell'accoglienza dei pazienti, garantiscono un servizio di orientamento socio-sanitario e aiutano i pazienti che ne hanno bisogno ad accedere alle strutture del Servizio sanitario pubblico, per esami o visite specialistiche.

Oggi ,ho ascoltato le storie di queste persone,lo staff di Emergency che raccontava esperienze tragiche di persone afflitte e con poca speranza,è stata l'ennesima prova,di quanto importante sia dedicare parte del proprio tempo a chi ha meno di te.



<<Sull'autobus di Emergency salgono quelli che non possono pagarsi la salute>>
Erri De Luca


Alessio

sabato 5 ottobre 2013

I colori dell'autunno


Il fascino dei colori autunnali è un qualcosa di particolarmente incantevole.Viverli passeggiando, sentire il rumore di foglie calpestate, penso sia affascinante.E' atto di spogliarsi,mettersi a nudo,morire per poi rinascere.
Del resto,la natura,non smette mai di stupirci con il suo spettacolo spontaneo.

<<L'autunno ti fa sonnolento
la luce del giorno è un momento
che irrompe e veloce è svanita:
metafora lucida di quello che è la nostra vita>>
F.Guccini



Alessio




venerdì 4 ottobre 2013

La terra è vita!


Ovviamente non ho resistito,ho voluto fotografare questi pezzi terra,segni di vita,in città.Purtroppo non ho saputo riconoscere le piante,e gli ortaggi,ma stare li,ad osservare tutto per un pò,è stato straordinario.Un senso di pace.
L’orto non è una resa alla nostra condizione di abitanti delle aree urbane, ma è semmai una reazione, una presa di possesso, una riappropriazione della città secondo un modello lontano da quello della speculazione commerciale e edilizia… ristabilisce il legame tra natura, campagna e città, aprendo i confini dell’area urbana non è una resa all’ambiente inquinato in cui viviamo, ma un’azione diretta che contribuisce alla sua trasformazione.Permettendo di sperimentare anche forme integrate di autonomia economica. Vantaggi quindi ecologici ed economici, ma non solo.Fantastico!
Dedicarsi alla cura di un orto, sia  pur minimale, significa anche recuperare le proprie radici, sperimentarsi nella cura, amare la vita.
Come si può non amare la terra.Espressione completa di nascita e ricchezza,cura che alimenta,il nostro senso di vita.


Amare la terra,coltivarla,rispettandola,esserne eternamente riconoscente per tutto ciò che dona.Essa ci ricambia con amore superiore,offrendo e producendo cibi freddi in estate,e caldi durante il periodo invernale.
Amiamo la nostra terra,avvelenarla è atto più atroce che l'uomo possa fare.

Alessio


giovedì 19 settembre 2013

Un vero Artista!

                             Ed Sutt



Oggi ho riletto una storia.Una di quelle storie belle,che ti fanno sgranare gli occhi!Si,proprio così.Ho letto un lungo articolo su Ed Sutt.Un vero artista,ma non sapeva di esserlo.Ed, ha trascorso la sua vita a costruire case con il suo papà,per poi smettere quando si è reso conto che la sua mano era talmente gonfia,a causa delle martellate prese piantando chiodi per le intelaiature,da non riuscire più a distinguere le nocche.Ed Sutt ha studiato scienze delle costruzioni.E' stato nei Caraibi,dove ha visto gli effetti dell'uragano Marilyn:migliaia di case distrutte dalla tempesta e disintegrate a raffiche.Questo tragico uragano ha cambiato la vita di questo ragazzo.Tutti hanno sempre immaginato da quelle parti che per sopravvivere a un uragano fosse necessaria una casa costruita con materiali costosi.Ma da quelle parti,la gente comune,possedeva case di legno e non particolarmente resistenti.Essendo un competente della materia,Ed Sutt,capì che non era stata la struttura di legno delle case a cedere durante l'uragano,bensì i chiodi che tenevano il tutto.
Dopo questa intuizione il ragazzo trascorse i suoi successivi undici anni della sua vita alla creazione di un chiodo che avrebbe cambiato il destino di molte persone.Salvando di fatto la vita di tante persone.
Molti pensano che la sua scoperta,sia stata così utile da farlo diventare molto ricco.Certo,non ho dubbi,ma è solo una conseguenza.Il vero motivo per cui Ed è diventato così ricco lo deve sopratutto alla sua passione per il lavoro.L'avrebbe fatto anche gratis.La sua passione,il suo amore per ciò che fa,ha reso Ed un vero artista,uno che ha deciso di cambiare le cose, invece di esser uno che esegue le direttive.Poteva costruire altre case,continuando a fare il suo lavoro,con le mani gonfie e invece ha deciso di cambiare:il suo lavoro a servizio degli altri!Che passione.Che Artista.Che bella storia!


venerdì 13 settembre 2013

Monty Roberts

Un uomo che sussura.

Che bello!Grazie alla rete ho scoperto la storia di Monty Roberts.
Un addestratore di cavalli,il più bravo di tutti,diventato famoso sopratutto per la sua autobiografia.
Sua è una frase meravigliosa:<< il mio obiettivo è quello di lasciare il mondo in un posto migliore di come l'ho trovato,sia per i cavali che per le persone.>>Nel suo lavoro con i cavalli,Roberts utilizza una tecnica che viene definita "doma gentile".Consiste soprattutto nelle capacità comunicative dell'uomo, che devono adattarsi a quelle del cavallo e non viceversa.Ascolta i cavalli e li lascia liberi di essere ciò che sono  per natura,e non quello per cui sono stati costretti.
Leggendo queste cose,mi sono chiesto:e noi?Facciamo sempre ciò che è naturale,o magari innaturalmente siamo costretti ad essere ciò che non vorremmo?
In  ogni ambito,spesso,ci hanno insegnato- anche involontariamente-,di nascondere la propria natura,la propria empatia e creatività, pretendendo di essere macchine il cui unico scopo era quello di seguire i compiti assegnati.Questo non serve,anzi risulta essere  deleterio.Credo fortemente che sia sempre dannoso eseguire qualcosa che sia anonimo,ripetitivo, al fine ultimo di essere inutile.In effetti, non porta nè a relazioni costruttive,nè a nessuna crescita personale.Praticamente nessuna gioia fare tutto questo!
Nel nostro quotidiano,nel nostro lavoro,nei nostri rapporti con gli altri,dovremmo tenere sempre ben presente che in noi esiste un senso di libertà,proprio come quello dei cavalli.Non dobbiamo subire costrizioni,non è questo il modo per raggiungere i migliori obiettivi.Anzi.Il mondo deve e  ne ha anche bisogno,che ognuno di noi ci metta  la propria  personalità.Proprio come ha fatto Roberts nel suo lavoro,per diventare il numero uno.Non siamo macchine uguali.Siamo unici e geniali!

Alessio.

mercoledì 11 settembre 2013

11 settembre

L'ecatombe di New York

Oggi ho ripreso un libro tra le mani,uno di quelli che posseggo con tanta cura e amore.Il libro è intitolato 
"lettere contro la guerra"di Terzani.
Ho meditato a lungo su questo testo,per evitare di rispondere ad ogni post,che vedevo sui vari profili dei social .Molte persone giustificano ancora tutto,facendo finta che tutto è come prima.Invece no!Il mio amato scrittore ha dato la possibilità sollecitando le menti a riflettere su questo tema.
<<l'ecatombe di New York ci ha dato l'occasione di ripensare a tutto e ci ha messo dinanzi a nuove scelte.
Quella più immediata è di aggiungere o togliere al fondamentalismo islamico le sue ragioni di essere,di trasformare i balli dei palestinesi non in esultazioni macabre di gioa per una tragedia altrui,ma di sollievo per un loro riguadagnata dignità.Altrimenti ogni bomba o missile che cadrà sulle popolazioni del mondo finirà solo per seminare altri denti di drago e dar vita a nuovi giovani disposti ad urlare Allah Akbar,"Allah è grande",pilotando un altro aereo carico di innocenti contro un grattacielo o,domani, lasciando una bomba batteriologica o un'atomica tascabile in qualche nostro supermercato.
Solo se riusciamo a vedere l'universo come un tutt'uno in cui ogni parte riflette la totalità e in cui la grande bellezza sta nella sua diversità,cominceremo a capire chi siamo e dove stiamo.Altrimenti saremo come la rana del proverbio cinese,che dal fondo di un pozzo,guarda in su e crede che quel che vede sia tutto il cielo.Duemilacinquecento anni fa un indiano,chiamato poi "illuminato",spiegava una cosa ovvia:che "l'odio genera solo odio" e che "l'odio si combatte solo con l'amore".Pochi l'hanno ascoltato.Forse è venuto il momento.>>


lunedì 9 settembre 2013

Buttarsi!

E' un momento duro,difficile,storicamente particolare,senza nessuna ombra di dubbio.Ma il coraggio di cambiare le cose,modificarle,farle prendere forma più entusiasmante,credendoci ,dando tutto se stesso è  l'unica forma per capovolgere difficoltà che incontriamo ogni volta che riflettiamo su cosa fare.
Siamo timorosi,credo sia colpa della paura,e sono convinto che di questo tipo di paura abbiamo timore anche solo di parlarne:paura del nuovo,di una forma di arte che abbiamo dentro,di essere presi in giro,di distinguerci e rappresentare qualcosa.
Oggi,per aggirare ogni forma di ostacolo,bisogna buttarsi crederci.Illuderci."Quando ti illudi non è sbagliato,significa mettersi in gioco,rischiare,osare,affidarsi al nuovo,se arriva l'illusione"diamole il benvenuto"
La paura punisce sempre i paurosi,aumentando i vantaggi per quei pochi così coraggiosi da esprimere la propria forma di arte in ciò che credono.E magari ad essere così generosi nel saperla donare.
Ho deciso, mi butto!

giovedì 5 settembre 2013

Articolo 11 della Non costituzione Italiana

Incredibile!

Negli ultimi dieci anni il nostro Paese ha venduto equipaggiamenti militare per un totale di oltre 36.5 miliardi di Euro.Di questi,molti sono andati verso nazione "amiche"come Francia,Germania o Regno Unito.Altri hanno preso destinazioni diverse come Afghanistan,Cina,Iraq,la Libia.La cosa sconvolgente è che anche in Siria,siamo i primi in Europa per vendite.Nelle foto in rete,sui carri armati, si distingue il sistema Turms: un visore termico e laser che consente ai carri di sparare con altissima precisione anche in movimento, commercializzato da Selex Es. Ovvero un'impresa del gruppo Finmeccanica – a partecipazione pubblica – firmataria nel 1998 di una mega-commessa da 229 milioni di dollari durante i governi Prodi-D'Alema. 
E' proprio vero,ormai la nostra bella Costituzione è solo utopia

Articolo 11 : L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali;in condizione di parità con gli altri Stati,alle limitazione di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni;promuove e favorisce le organizzazione internazionali rivolte a tale scopo.

I politici non ci dicono la verità,le informazioni che riceviamo non sono vere.Dobbiamo evitare tutto questo,noi vogliamo un mondo di PACE!

martedì 3 settembre 2013

La miglior riflessione è il silenzio

La migliore riflessione.Il silenzio!


Proprio così,la migliore riflessione è proprio il silenzio.

<<l’uomo è diventato un’appendice del rumore>> (Max Picard), si fa sempre più urgente l’esigenza che ciascuno ritrovi la propria umanità attraverso la riscoperta del silenzio e l’apprendimento dell’antichissima arte di “ascoltare il silenzio”. Impresa certo non semplice, se già Eraclito definiva i propri simili come «incapaci di ascoltare e di parlare»: da allora forse abbiamo l’impressione di aver compiuto passi in avanti nella capacità di parlare, ma certo quanto ad ascolto sembriamo tornati indietro di secoli. Abbiamo bisogno di una pedagogia dell’ascolto che può prendere le mosse solo dal silenzio. Sì, “ascoltare il silenzio” può sembrare un ossimoro, invece è la chiave che apre il mondo dell’ascolto autentico e della comprensione di ciò che si sente.
Proviamo allora a ricavare nel ritmo del nostro vivere un tempo per ascoltare il silenzio: riusciremo a cogliere gli sforzi compiuti per crearlo e custodirlo, a discernere i suoni impercettibili della presenza di altre creature accanto a noi, a comprendere il non-detto che abita la gran quantità di parole, ad avere intelligenza di quanto accade – cioè, letteralmente, a “leggere dentro" gli eventi – e, finalmente, anche ad ascoltare meglio noi stessi e gli altri quando parlano al nostro cuore e alla nostra mente, e non solo ai nostri orecchi.
Ho scattato questa foto,per caso.E' una delle mie preferite,e da subito ho pensato questa frase,detta anni fa da un grande scrittore(Terzani):<<Questo è un altro aspetto rasserenante della natura: la sua immensa bellezza è lì per tutti. Nessuno può pensare di portarsi a casa un'alba o un tramonto”.

sabato 10 agosto 2013

Buone Vacanze

                       <<Va' verso te stesso>>


Lasciare il luogo abituale di vita è atto importante se vissuto in modo consapevole:significa affermare che il luogo in cui si vive non basta,che desideriamo altri luoghi,che vogliamo<<uscire>>,per approdare da un'altra parte.E tuttavia anche la vacanze si possono dissipare,consumare in <<vortici>> di divertimento,di avventure,di rapporti,sprecando così l'occasione favorevole che offrono per confermare o migliorare la qualità della vita.

Augurarci una buona vacanza è confermare la voglia di rappacificarsi con se stessi,per fare silenzio dentro,per poi vivere in armonia con gli altri.Pronti a ripartire nel modo giusto con tutto ciò che siamo chiamati a vivere.

Consiglio di ascoltare le parole di p.Enzo Bianchi su come vivere la vacanza:


Tanta gioia a tutti.
AP



lunedì 1 luglio 2013

Scontro tra traghetti!


A Procida,il porto di marina grande,la domenica pomeriggio è il solito  brulicare di persone.Ci sono lunghe file per acquistare un biglietto ,neanche troppo economico,dopo aver trascorso  una giornata al mare.C'è poi da salire a bordo ,facendo molta attenzione, per non essere travolto dai soliti che vanno sempre di fretta.Tutto diventa complicato all'imbarco ,se poi,anche i comandanti dei traghetti sono stanchi e non riescono a fare manovre banali: in questo modo la giornata può essere ricordata come una delle più brutte.
Seduto,ero in attesa che il traghetto delle 19:30 salpasse per Pozzuoli ,ma come le altre centinaia di persone,non avevo messo in conto di assistere alle ripetute tamponature che il traghetto "Gestur Don Peppino"come un vecchio ariete si era incaponito di dare al nostro "Macaiva".Le cause a quanto pare sono dovute all'incaglio tra la  due ancore.Ovviamente, errore grave del comandante a bordo.
L'isola merita di essere visitata,ma se potete ,state attenti al ritorno a casa.Almeno proponete un alcool test al comandante,prima di accomodarvi per la traversata!

giovedì 27 giugno 2013

F35 io non li voglio!




Vergogna!La Camera ha approvato, con 381 sì la mozione dalla maggioranza. La maggioranza vota dunque compatta.Gli F35 sui quali c’è già stato il sì all’acquisto si compreranno.Eventuali altre acquisizioni dovranno passare dal voto del Parlamento.Vergognoso ed imbarazzante è il commento del ministro della difesa Mario Mauro che con tanta soddisfazione esclama un'ossimoro a risultato raggiunto:<<Per amare la pace,armare la pace!>>L'Italia continua ad essere in guerra,continua a non rispettare l'articolo 11 dell Costituzione.Ecco,continuate pure a votare queste persone,credete pure alle loro parole. IO...MAI PIU'

mercoledì 19 giugno 2013

Il monaco buddista



Spesso non ci accorgiamo di quanta potenza visiva possa trasmettere una foto.
Questa mattina,la mia attenzione è stata attratta da questa immagine di Toyoshige Sekiguchi,un monaco buddista che prega
davanti alla sede del G8,ad Enniskillen,per chiedere l'abolizione delle armi nucleari.
Come vorrei,che gli otto "potenti" , che hanno in mano  le sorti di milioni di persone,siano in grado di capire che ogni forma di guerra non è  mai stata una soluzione per nessuno.
Mi unisco in preghiera.

martedì 11 giugno 2013

Volando con Partenope

                          Volando con Partenope


Partita da Rodi,era la più bella di tutte le sirene.Partenope era di origine Greca e di una bellezza unica.Amata da tutti,vederla paralizzava gli arti.Sirena che volava:metà donna,metà uccello.Il suo canto era suono ammaliatore che conduceva equipaggi e navi alla deriva.Innamorata vanamente di Ulisse,decise di suicidarsi gettandosi da una rupe,in prossimità di una città la cui  bellezza  non aveva pari.Il suo corpo fu trasportato dal mare,sull'isolotto di Megaride,dove sarebbe sorta in suo onore la città di Parthenope.
Ecco il motivo per cui Napoli è femmina.A Napoli,la Sirena Partenope era venerata come dea protettrice.
Ieri ho avuto la fortuna di rifare il volo che fece Partenope,ho guardato ciò che ha visto lei.Sono rimasto senza parole,prima di me,non hanno pronunciato sentenza i Greci,i Saraceni,i Normanni-Svevi,gli Angioini,gli Spagnoli...

                         



mercoledì 5 giugno 2013

Tienanmen,5 giugno 1989


<<All’alba di domenica 4 giugno, su ordine di Deng Xiaoping, l’esercito cinese attacca i dimostranti sulla piazza Tienanmen, causando un massacro. Scrivo un editoriale per il «Corriere della Sera»:Tienanmen, 5 giugno 1989


Sulla piazza Tienanmen il comunismo cinese aveva avuto il suo più grande trionfo. Su quella stessa piazza ha subito la sua più grande e irreversibile sconfitta. Questo straordinario movimento popolare, nato formalmente nel 1921 dopo anni di durissime lotte, era riuscito a unificare un immenso paese, a dargli orgoglio e speranza e aveva permesso a Mao, su quella piazza, il primo ottobre 1949, di annunciare al mondo: «la Cina si è sollevata». Con il massacro di questi giorni ha perso ogni legittimità, ogni pretesa di moralità, ogni diritto a guidare questo popolo di oltre un miliardo di persone. »

─ Tiziano Terzani, in Asia (1998)


mercoledì 29 maggio 2013


Gli animali del nostro pianeta sono fortunati perchè continuano nel loro ritmare naturale.



Ci stiamo dissociando dalla natura che ci circonda,stiamo perdendo qualcosa,quel qualcosa che ci poneva come elementi di un insieme,del nostro pianeta.Le conseguenze non le conosciamo ancora,ma come diceva Lucio Dalla...l'uomo che confonde la luna con il Sole senza avere coltelli in mano ma nel suo povero cuore.

mercoledì 22 maggio 2013

Ieri ho incontrato una persona straordinaria! (Marcello Fauci)


IERI HO INCONTRATO UNA PERSONA

 STRAORDINARIA!!!

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Si chiama Marcello Fauci, è un fotografo ed un mese fa ha iniziato un progetto basato su un'idea così semplice quanto disarmante: uscire dall'ufficio e tornare a casa a piedi. Il punto è che l'ufficio è a Milano mentre casa a Crotone, in Calabria! Da più di un mese con tappe giornaliere
INTERVISTA - http://www.youtube.com/watch?v=YhodYDXzqYk
BLOG DI VIAGGIO (foto e post) - http://italiaapiedi.tumblr.com

pagina facebook :italia a piedi

Ho condiviso questo incontro con Ciro Sannino .Insieme siamo entrati nel capitolo di un cammino che vede protagonista "Vulcano"un gattino abbandonato ,che Marcello trova durante il suo percorso.Aiutiamo il trovatello,lo portiamo dal veterinario....e la storia diventa stupenda!


Ieri sono stato ad Agropoli(SA) dopo aver preso contatti con lui ,tramite mail e telefonate varie,sono riuscito ad incontrarlo.Capitare nel suo cammino,vederlo,sopratutto conoscerlo, è stato per me molto importante.Durante il tragitto che ho fatto in macchina,mi sono chiesto più volte che domande avrei potuto fargli.Nei pensieri cercavo il modo più semplice,di non cadere nel banale.Ed ecco,che per l'ennesima volta,la mia immaginazione incontra la realtà:tutto diventa ancora più entusiasmante e costruttivo!Il nostro incontro diventa un episodio,dove il protagonista risulta essere un piccolo felino di un mese:un gattino di nome Vulcano.L'approccio con Marcello è una richiesta di aiuto da parte sua,nell'aiutare Vulcano nel ricevere delle cure,vista la sua precaria situazione di salute.Ci rendiamo utili,accompagniamo Marcello e il piccolo gattino da un veterinario,che molto infastidita accoglie sotto le sue cure Vulcano.Marcello da subito fa una richiesta alla dottoressa:curare bene il gattino e di tenerlo!Ovviamente la dottoressa non accetta la proposta,se non quella di curare a gratis il felino.Sorprendendo noi tutti!Assisto ad una scena fantastica:un uomo che non si spaventa dinanzi ad un imprevisto,ma accoglie il caso come un segno importante ed evidente della sua giornata,ed è pronto a cambiare qualsiasi programma fissatosi,pur di portare a termine l'accaduto.Dopo la visita medica al felino,noto gli occhi increduli della dottoressa,quando chiede a Marcello da dove viene,e dove e diretto.Marcello,con marcata sonorità calabrese nella parlata e con occhi scuri,che accentuano la sua meridionalità,risponde:<<Vengo da Milano,vado a Crotone,a piedi!>>La conclusione di questo piacevole incontro è che Vulcano,il gattino,dopo le prime cure già sta bene,e Marcello, tramite la dottoressa Veterinaria,riceve indicazione per dove andare a dormire la notte:da un parroco della zona che sicuramente lo aiuterà nel pernottamento.
Le domande che ho posto a Marcello,non sono state tante,o meglio,ne ho fatte poche rispetto a ciò che mi ero prefissato,ma l'esempio che ho ricevuto da questa storia è stata magnifica.La dottoressa ha rappresentato ciò che siamo tutti noi  dinanzi ad una diversità:scostanti e pieni di pregiudizi.Marcello,con la storia del gattino,mi ha fatto capire di quanto siamo presi dal tempo speso (male) e dalle mille cose ,senza soffermarci mai in ciò che ci capita,non essendo mai pronti a cambiare i nostri programmi.Ci sono segni che vanno colti durante il nostro cammino.La vita va vissuta cogliendo l'attimo,e solo facendo così che c'è sempre una ragione per essere felici.


venerdì 17 maggio 2013

Non c'è cosa più importante del proprio tempo!

Ormai nessuno ha più tempo per nulla.Neppure di meravigliarsi,di inorridirsi,di commuoversi,di innamorarsi,di stare con se stessi.Le scuse per non fermarsi a chiederci se questo correre ci fa più felici sono migliaia e,se non ci sono,siamo bravissimi a inventarle.




Ama il tuo tempo,ascoltati.Fermati e poi riparti.Ecco dovrei farlo anch'io. Sempre più spesso.

giovedì 16 maggio 2013

Pensiero mattutino


"Il solo pensiero di una persona,la cui esistenza giustifica la propria,è di per sè una medicina che prolunga la vita.Di questo non ho dubbi."
T.T.

martedì 14 maggio 2013

Parco urbano Amendola (Modena)

<<La natura aiuta a espandere la coscienza e la mia sembrava improvvisamente capace di percepire la totalità.Nella natura non c'è niente di piccolo,di meschino;niente che ci angustia,che ci immiserisce.>>

La ricerca della tranquillità,la voglia di stare sempre immerso nella natura,anche in città,mi ha portato a visitare il  
a Modena parco urbano Amendola,davvero bello,ricco di cose.
ecco le strutture presenti:
6 aree gioco per bambini 3/6 anni e 6/12 anni, 36 panchine, 11 tavoli con panche, 2 laghetti con animali, 6 fontanelle, area di libera circolazione per i cani, pista ciclabile, 2 bar, campo da calcetto, campo da pallavolo, 1 percorso vita, servizi igienici. WC
L'area gioco è stata costruita in modo originale: le strutture sono collegate tra di loro da un unico tema (la leggenda di Re Artù e i Cavalieri della Tavola Rotonda) che fornisce una forte identità agli spazi e fa sì che prati, colline e laghetti creino lo scenario naturale della fiaba. L'intera zona giochi, che ha come macrostruttura centrale il castello, si propone come luogo di aggregazione e socializzazione per bambini e bambine, accessibile anche ai portatori di handicap



sabato 6 aprile 2013

Aversa,senza rispetto (2)

                     Ad Aversa senza rispetto(2)


"Si prega di esibire il tesserino prima di accedere ai fascicoli" così ,neanche troppo in mostra dietro un alto e possente scaffale,annuncia un misero foglio di carta,per allertare i pseudo visitatori all'interno del primo piano al Giudice di Pace,uffico di Aversa.

Ho attraversato l'uscio,per non riuscirmi piu' ad orientare:un brulicare di persone,con poca educazione.Sono stato fermo,con il serio rischio di essere travolto da tanti professionisti che come biglietto da visita, sfoggiano borse e cravatte multicolori.
Sono entrato per caso,molto intimidito,ma nello stesso tempo invogliato a salire da altri, per farmi notare il forte degrado dell'edificio.
Ho dovuto immortalare immagini,per fare in modo,che condividendo con altri cittadini,ci si renda conto di quanto ci sia del marcio nella nostra città.

Ingresso,primo piano.La porta è sempre aperta,senza vigilanza.I faldoni mi accolgono sulla destra,senza un criterio.

Poi guardo l'archivio:
indisturbati le persone(forse avvocati),accedono ai fascicoli e portano via,ciò che interessa

Sbalordito,scendo per andare via.Ecco l'ultima immagine che colpisce un pò a tutti:
Se avete voglia,giudicate voi.

martedì 26 marzo 2013

VULCANICI

                                  Vulcanici


           



Il clima primaverile di qualche giorno fa,mi ha dato la possibilità di trascorrere qualche ora assolata,nel centro di Napoli.Ho assaporato la storia come non mai,riflettendo su argomentazioni storiche per niente noiose.Ho voglia di visitare il Castel dell'Ovo: Il suo nome deriva da un' antica leggenda,secondo la quale il poeta latino Virgilio-nascose nelle segrete dell'edificio un uovo che mantenesse in piede l'intera fortezza.La sua rottura avrebbe provocato non solo il crollo del castello,ma anche una serie di rovinose catastrofi nella città di Napoli.

Incantevole è osservare il panorama dal castello.Spesso, mi capita di cercare con lo sguardo il Vesuvio.Lo faccio naturalmente,mai nessuno mi ha insegnato di farlo,mai a nessuno ho chiesto il motivo per cui facessi ciò.Riconosco ed ho osservato in silenzio che molti lo fanno.Tutti noi che abbiamo radici in questa terra di tufo.
La curiosità mi ha spinto,a rileggere un testo di Erri De Luca sull'argomento:
<<Il vulcano è per il nostro popolo più certo della stella polare.Non tutti i napoletani dentro le loro case sano indicare al di là del soffitto dove è il carro dell'Orsa.Ma ognuno in qualunque stanza si trovi,sa dire per certo dove sta il Vesuvio.Da lì discende il resto dell'orientamento.Perchè il vulcano è un faro piantato nel sistema nervoso.

Mentre per molti turisti,resta la conoscenza di aver visto il Golfo di Napoli,.Chi lo gurda attraverso una finestra,campa cento anni...e poi muore!




Bisogna fermarsi ed osservare!

La giornata limpida, ma con le temperature non ancora del tutto primaverili, mi hanno fatto venire voglia di cambiare strada.  Le abitudini ...