giovedì 19 settembre 2013

Un vero Artista!

                             Ed Sutt



Oggi ho riletto una storia.Una di quelle storie belle,che ti fanno sgranare gli occhi!Si,proprio così.Ho letto un lungo articolo su Ed Sutt.Un vero artista,ma non sapeva di esserlo.Ed, ha trascorso la sua vita a costruire case con il suo papà,per poi smettere quando si è reso conto che la sua mano era talmente gonfia,a causa delle martellate prese piantando chiodi per le intelaiature,da non riuscire più a distinguere le nocche.Ed Sutt ha studiato scienze delle costruzioni.E' stato nei Caraibi,dove ha visto gli effetti dell'uragano Marilyn:migliaia di case distrutte dalla tempesta e disintegrate a raffiche.Questo tragico uragano ha cambiato la vita di questo ragazzo.Tutti hanno sempre immaginato da quelle parti che per sopravvivere a un uragano fosse necessaria una casa costruita con materiali costosi.Ma da quelle parti,la gente comune,possedeva case di legno e non particolarmente resistenti.Essendo un competente della materia,Ed Sutt,capì che non era stata la struttura di legno delle case a cedere durante l'uragano,bensì i chiodi che tenevano il tutto.
Dopo questa intuizione il ragazzo trascorse i suoi successivi undici anni della sua vita alla creazione di un chiodo che avrebbe cambiato il destino di molte persone.Salvando di fatto la vita di tante persone.
Molti pensano che la sua scoperta,sia stata così utile da farlo diventare molto ricco.Certo,non ho dubbi,ma è solo una conseguenza.Il vero motivo per cui Ed è diventato così ricco lo deve sopratutto alla sua passione per il lavoro.L'avrebbe fatto anche gratis.La sua passione,il suo amore per ciò che fa,ha reso Ed un vero artista,uno che ha deciso di cambiare le cose, invece di esser uno che esegue le direttive.Poteva costruire altre case,continuando a fare il suo lavoro,con le mani gonfie e invece ha deciso di cambiare:il suo lavoro a servizio degli altri!Che passione.Che Artista.Che bella storia!


venerdì 13 settembre 2013

Monty Roberts

Un uomo che sussura.

Che bello!Grazie alla rete ho scoperto la storia di Monty Roberts.
Un addestratore di cavalli,il più bravo di tutti,diventato famoso sopratutto per la sua autobiografia.
Sua è una frase meravigliosa:<< il mio obiettivo è quello di lasciare il mondo in un posto migliore di come l'ho trovato,sia per i cavali che per le persone.>>Nel suo lavoro con i cavalli,Roberts utilizza una tecnica che viene definita "doma gentile".Consiste soprattutto nelle capacità comunicative dell'uomo, che devono adattarsi a quelle del cavallo e non viceversa.Ascolta i cavalli e li lascia liberi di essere ciò che sono  per natura,e non quello per cui sono stati costretti.
Leggendo queste cose,mi sono chiesto:e noi?Facciamo sempre ciò che è naturale,o magari innaturalmente siamo costretti ad essere ciò che non vorremmo?
In  ogni ambito,spesso,ci hanno insegnato- anche involontariamente-,di nascondere la propria natura,la propria empatia e creatività, pretendendo di essere macchine il cui unico scopo era quello di seguire i compiti assegnati.Questo non serve,anzi risulta essere  deleterio.Credo fortemente che sia sempre dannoso eseguire qualcosa che sia anonimo,ripetitivo, al fine ultimo di essere inutile.In effetti, non porta nè a relazioni costruttive,nè a nessuna crescita personale.Praticamente nessuna gioia fare tutto questo!
Nel nostro quotidiano,nel nostro lavoro,nei nostri rapporti con gli altri,dovremmo tenere sempre ben presente che in noi esiste un senso di libertà,proprio come quello dei cavalli.Non dobbiamo subire costrizioni,non è questo il modo per raggiungere i migliori obiettivi.Anzi.Il mondo deve e  ne ha anche bisogno,che ognuno di noi ci metta  la propria  personalità.Proprio come ha fatto Roberts nel suo lavoro,per diventare il numero uno.Non siamo macchine uguali.Siamo unici e geniali!

Alessio.

mercoledì 11 settembre 2013

11 settembre

L'ecatombe di New York

Oggi ho ripreso un libro tra le mani,uno di quelli che posseggo con tanta cura e amore.Il libro è intitolato 
"lettere contro la guerra"di Terzani.
Ho meditato a lungo su questo testo,per evitare di rispondere ad ogni post,che vedevo sui vari profili dei social .Molte persone giustificano ancora tutto,facendo finta che tutto è come prima.Invece no!Il mio amato scrittore ha dato la possibilità sollecitando le menti a riflettere su questo tema.
<<l'ecatombe di New York ci ha dato l'occasione di ripensare a tutto e ci ha messo dinanzi a nuove scelte.
Quella più immediata è di aggiungere o togliere al fondamentalismo islamico le sue ragioni di essere,di trasformare i balli dei palestinesi non in esultazioni macabre di gioa per una tragedia altrui,ma di sollievo per un loro riguadagnata dignità.Altrimenti ogni bomba o missile che cadrà sulle popolazioni del mondo finirà solo per seminare altri denti di drago e dar vita a nuovi giovani disposti ad urlare Allah Akbar,"Allah è grande",pilotando un altro aereo carico di innocenti contro un grattacielo o,domani, lasciando una bomba batteriologica o un'atomica tascabile in qualche nostro supermercato.
Solo se riusciamo a vedere l'universo come un tutt'uno in cui ogni parte riflette la totalità e in cui la grande bellezza sta nella sua diversità,cominceremo a capire chi siamo e dove stiamo.Altrimenti saremo come la rana del proverbio cinese,che dal fondo di un pozzo,guarda in su e crede che quel che vede sia tutto il cielo.Duemilacinquecento anni fa un indiano,chiamato poi "illuminato",spiegava una cosa ovvia:che "l'odio genera solo odio" e che "l'odio si combatte solo con l'amore".Pochi l'hanno ascoltato.Forse è venuto il momento.>>


lunedì 9 settembre 2013

Buttarsi!

E' un momento duro,difficile,storicamente particolare,senza nessuna ombra di dubbio.Ma il coraggio di cambiare le cose,modificarle,farle prendere forma più entusiasmante,credendoci ,dando tutto se stesso è  l'unica forma per capovolgere difficoltà che incontriamo ogni volta che riflettiamo su cosa fare.
Siamo timorosi,credo sia colpa della paura,e sono convinto che di questo tipo di paura abbiamo timore anche solo di parlarne:paura del nuovo,di una forma di arte che abbiamo dentro,di essere presi in giro,di distinguerci e rappresentare qualcosa.
Oggi,per aggirare ogni forma di ostacolo,bisogna buttarsi crederci.Illuderci."Quando ti illudi non è sbagliato,significa mettersi in gioco,rischiare,osare,affidarsi al nuovo,se arriva l'illusione"diamole il benvenuto"
La paura punisce sempre i paurosi,aumentando i vantaggi per quei pochi così coraggiosi da esprimere la propria forma di arte in ciò che credono.E magari ad essere così generosi nel saperla donare.
Ho deciso, mi butto!

giovedì 5 settembre 2013

Articolo 11 della Non costituzione Italiana

Incredibile!

Negli ultimi dieci anni il nostro Paese ha venduto equipaggiamenti militare per un totale di oltre 36.5 miliardi di Euro.Di questi,molti sono andati verso nazione "amiche"come Francia,Germania o Regno Unito.Altri hanno preso destinazioni diverse come Afghanistan,Cina,Iraq,la Libia.La cosa sconvolgente è che anche in Siria,siamo i primi in Europa per vendite.Nelle foto in rete,sui carri armati, si distingue il sistema Turms: un visore termico e laser che consente ai carri di sparare con altissima precisione anche in movimento, commercializzato da Selex Es. Ovvero un'impresa del gruppo Finmeccanica – a partecipazione pubblica – firmataria nel 1998 di una mega-commessa da 229 milioni di dollari durante i governi Prodi-D'Alema. 
E' proprio vero,ormai la nostra bella Costituzione è solo utopia

Articolo 11 : L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali;in condizione di parità con gli altri Stati,alle limitazione di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni;promuove e favorisce le organizzazione internazionali rivolte a tale scopo.

I politici non ci dicono la verità,le informazioni che riceviamo non sono vere.Dobbiamo evitare tutto questo,noi vogliamo un mondo di PACE!

martedì 3 settembre 2013

La miglior riflessione è il silenzio

La migliore riflessione.Il silenzio!


Proprio così,la migliore riflessione è proprio il silenzio.

<<l’uomo è diventato un’appendice del rumore>> (Max Picard), si fa sempre più urgente l’esigenza che ciascuno ritrovi la propria umanità attraverso la riscoperta del silenzio e l’apprendimento dell’antichissima arte di “ascoltare il silenzio”. Impresa certo non semplice, se già Eraclito definiva i propri simili come «incapaci di ascoltare e di parlare»: da allora forse abbiamo l’impressione di aver compiuto passi in avanti nella capacità di parlare, ma certo quanto ad ascolto sembriamo tornati indietro di secoli. Abbiamo bisogno di una pedagogia dell’ascolto che può prendere le mosse solo dal silenzio. Sì, “ascoltare il silenzio” può sembrare un ossimoro, invece è la chiave che apre il mondo dell’ascolto autentico e della comprensione di ciò che si sente.
Proviamo allora a ricavare nel ritmo del nostro vivere un tempo per ascoltare il silenzio: riusciremo a cogliere gli sforzi compiuti per crearlo e custodirlo, a discernere i suoni impercettibili della presenza di altre creature accanto a noi, a comprendere il non-detto che abita la gran quantità di parole, ad avere intelligenza di quanto accade – cioè, letteralmente, a “leggere dentro" gli eventi – e, finalmente, anche ad ascoltare meglio noi stessi e gli altri quando parlano al nostro cuore e alla nostra mente, e non solo ai nostri orecchi.
Ho scattato questa foto,per caso.E' una delle mie preferite,e da subito ho pensato questa frase,detta anni fa da un grande scrittore(Terzani):<<Questo è un altro aspetto rasserenante della natura: la sua immensa bellezza è lì per tutti. Nessuno può pensare di portarsi a casa un'alba o un tramonto”.

Bisogna fermarsi ed osservare!

La giornata limpida, ma con le temperature non ancora del tutto primaverili, mi hanno fatto venire voglia di cambiare strada.  Le abitudini ...