sabato 20 settembre 2014

Per caso in un borgo fantastico!


Le miglior cose nascono sempre per caso. 
Sembra una frase fatta, ma per quanto mi riguarda questa mattina è successo proprio così. La destinazione era un'altra, poi un piccolo imprevisto, un cambio di rotta, qualche chilometro in meno e mi ritrovo in un posto magnifico. Attraverso un viale alberato, per poi entrare in un borgo. L'immagine che vedo è davvero estasiante. Mi trovo a Sant'Agata dè goti, comune nella provincia di Benevento. Uno vero spettacolo camminare nel centro storico, nel decumano principale, osservare le sue origini di civiltà sannitica, con le sue stradine che si diramano e che vanno a confluire su due versanti: ad oriente, dalla nascita del sole, quindi dal massiccio dell'altopiano del taburno, e dell'altro versante, ad occidente, da cui si vede tutta la città. 
Sant'Agata dè goti è composta da numerosi monumenti, non sontuosi, ma che secondo il mio punto di vista sono in perfetta simbiosi con il paesaggio.
Ci sono stato per poche ore, il tempo di restare affascinato. Ci ritornerò a breve. Accompagnando chi di voi ,vuole scoprire questo magnifico borgo.


Alessio

lunedì 15 settembre 2014

Lui è un vero EROE!



"Nella foto del profilo su Facebook Antonio Facenna cammina su una strada di campagna seguito dalle sue vacche. Antonio ha perso la vita qualche giorno fa proprio per andare a vedere le sue vacche mentre sul Gargano cadeva una pioggia furiosa. Sono stato due volte quest’anno nella sua masseria. Un posto meraviglioso, tra Carpino e il mare, un angolo di Sud dove l’agricoltura e il turismo non hanno la forza che potrebbero avere. Antonio era uno di quei giovani che in questi anni hanno capito che la terra può essere il futuro per la propria vita e per i propri luoghi. Ed era anche molto felice che la musica e la poesia potessero incrociarsi alla produzione del formaggio negli eventi del Carpino folk festival: computer e pero selvatico, canti d’amore e vacche podoliche, ecco l’intreccio tragicamente interrotto in una notte di fine estate. La morte di Antonio ci ricorda anche il fatto che la vita nei campi è una vita dura in cui si semina molto e si raccoglie poco. E qualche volta si può anche perdere tutto. Il suo sacrificio meriterebbe di restare impresso nella memoria collettiva, un giovane contadino vale più dei tanti personaggi da niente che occupano le nostre cronache. " Queste sono le parole che apprendo, leggendo la pagina ufficiale dello scrittore "paesologo" Franco Arminio. Oggi più che mai condivido queste parole, cercando di poter rendere il più possibile conosciuta questa triste storia. Un ragazzo, un vero Eroe, che amava la terra, la natura, amava la musica e la poesia. Non ho avuto la fortuna di Franco Arminio, di conoscere Antonio, ma la sua vita non è passata senza "traccia" . Antonio ha lasciato un segno, indelebile, come fanno gli Eroi. 

Alessio

martedì 2 settembre 2014

Tra noi, parla il Silenzio!


"A valle nelle città, le parole sono aria viziata, escono dalla bocca straparlate, non portano conseguenze. Quassù ce la teniamo in bocca, costano energia e calore, usiamo le necessarie, e quello che diciamo poi facciamo. Quassù le parole stanno in pari con i fatti, fanno coppia." 

Bisogna fermarsi ed osservare!

La giornata limpida, ma con le temperature non ancora del tutto primaverili, mi hanno fatto venire voglia di cambiare strada.  Le abitudini ...